Suore Sacramentine
- Fondatrice
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Geltrude Comensoli, Fondatrice delle Suore Sacramentine di Bergamo, nasce a Bienno (Brescia) il 18 gennaio 1847. Il giorno dopo è battezzata con il nome di Caterina.
È presto attratta in modo irresistibile da Gesù-Eucaristia, fin da bambina: desidera ardentemente riceverlo e spesso sosta a lungo in preghiera davanti al Tabernacolo. A poco a poco si fa strada in lei il pensiero di fondare un Istituto di suore dedite all’adorazione perpetua di Gesù Sacramentato.
Durante l’adolescenza, presa dal desiderio di apparire e di essere valorizzata, attenua la sua tensione verso il Signore. Passato questo breve periodo, più innamorata che mai del “suo” Dio, non ha altro scopo nella vita che quello di amarlo e farlo amare da tutti. Si dedica in particolare ai bambini e alle giovani. Con grande cura insegna loro il catechismo e li educa alla preghiera di adorazione.
La malattia del papà e le ristrettezze economiche la costringono ad abbandonare la casa e il paese. Si reca prima a Chiari (Brescia), come domestica, presso la benestante famiglia Rota, e successivamente a Milano come governante e dama di compagnia, presso i Conti Fe’-Vitali.
A San Gervasio d’Adda, dove i suoi padroni passano il periodo estivo, nel tempo libero dal lavoro Caterina si dedica all’educazione delle fanciulle e delle giovani, per le quali istituisce anche la compagnia della “Guardia d’onore al SS. Sacramento”.
Nel 1880 ha l’opportunità di andare a Roma con i conti Fe’-Vitali e in un’udienza privata può parlare al Papa Leone XIII del progetto di fondare un Istituto dedito all’adorazione perpetua. Il Papa le suggerisce di unire all’adorazione eucaristica la cura delle fanciulle povere, specialmente delle operaie.
Caterina, ritornata da Roma, pensa alla realizzazione del suo sogno, ora convalidato dal Papa. A Bergamo conosce don Francesco Spinelli che, animato da ardente amore per l’Eucaristia, condivide il progetto di fondare una “Congregazione che avesse per fine precipuo l’adorazione perpetua del divin Sacramento Eucaristico”. Insieme decidono di sottoporlo al Vescovo di Bergamo, monsignor Camillo Guindani, che accoglie benevolmente l’idea.
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- Congregazione
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Il 15 dicembre 1882, in via Cavette 8 (l’attuale via S. Antonino), in Bergamo, in alcune povere stanze prese in affitto, Caterina Comensoli con due compagne dà inizio all’Istituto. Due anni dopo veste l’abito religioso ed assume il nome di suor Maria Geltrude del SS. Sacramento.
L’Istituto cresce e si sviluppa rapidamente tanto che nel 1885 è aperta la prima comunità filiale in Borgo S. Caterina, dove le suore svolgono il loro servizio nella filanda Monzini Dell’Era. Purtroppo un grave dissesto economico costringe Don Francesco Spinelli e Madre Geltrude Comensoli a separarsi.
Don Francesco è accolto dal Vescovo di Cremona, mons. Geremia Bonomelli, e, con le suore che decidono di seguirlo, dà vita a una nuova famiglia religiosa: le Suore Adoratrici. Madre Geltrude, aiutata dal Vescovo di Lodi mons. Gianbattista Rota, continua l’opera iniziata con le suore che rimangono con lei. L’Istituto è denominato “Suore del SS. Sacramento di Bergamo”.
Il 26 febbraio 1892, a Lodi, Madre Geltrude emette la professione religiosa perpetua alla presenza di mons. Gianbattista Rota, il quale dopo pochi mesi erige canonicamente l’Istituto nella sua diocesi.
Superate le difficoltà, la Comensoli, nello stesso anno, riprende possesso del convento in via Cavette, in Bergamo. Ha la gioia di vedere il suo Istituto svilupparsi e crescere in fedeltà e amore verso Gesù-Eucaristia, adorato dalle suore e dai laici.
Il 17 giugno 1898, Madre Geltrude, Superiora generale dell’Istituto, inoltra domanda al Papa Leone XIII per ottenere l’approvazione dell’Istituto e delle Regole.
Con “Decreto di Lode” Leone XIII, il giorno 11 aprile 1900, loda e raccomanda l’ “Istituto delle Suore del SS. Sacramento di Bergamo”, ma ne rimanda l’approvazione, che è concessa da Papa Pio X il 14 dicembre 1906. Le Regole sono approvate il 15 giugno 1910.
La Comensoli non ha la possibilità di vedere adempiuto il suo desiderio, perché la morte la coglie il 18 febbraio 1903, a soli 56 anni.
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- Santità della Fondatrice
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Nel 1928 è aperto il processo di canonizzazione di Madre Geltrude, del quale una tappa importante è quella del 1962: Giovanni XXIII, il 26 aprile, riconosce che la Comensoli ha praticato tutte le virtù in modo eroico e la dichiara “Venerabile”.
Il primo ottobre 1989 Giovanni Paolo II addita Madre Geltrude come modello di santità, dichiarandola “Beata”.
La Fondatrice dell’Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo viene riconosciuta e dichiarata “Santa” il 26 aprile 2009 da Papa Benedetto XVI.
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